La villa di Santo Stefano di Zimella (Verona) denominata Cornaro (quindi Grimani Morosini Gatterburg), fu abitata dai Cornaro anche prima dei fratelli Alvise e Giacomo che, a partire dal 1661, ne furono i proprietari. Poi passò ai Grimani, quindi ai Morosini infine all’Istituto di Carità, di Venezia (IRE) e, nel 1925, comprata da Basilio Carpenedo per 50.000 lire dall’IRE. Dal 2002 la proprietà è della società S.Stefano Costruzioni srl.
Villa Cornaro, di impianto cinquecentesco, è posta su un fondo di circa 12000mq di terreno lungo e stretto a forma di trapezio allungato che parte da via Roma 360, quasi di fronte alla chiesa parrocchiale di Santo Stefano. Vi si arriva percorrendo un viale rettilineo di 250 m circa, che divide il prato e si collega al cancello in ferro battuto sostenuto da due pilastri in pietra a grossi conci alternati a bugnato, inseriti nelle mura di mattoni che ne perimetrano l’intera area.
Villa Cornaro si presenta con una duplice facciata: quella principale più alta e con l’attico disposta verso la strada a nord, quella più bassa rivolta verso il brolo a sud. Si divide in tre piani: piano terra, piano nobile e attico. La parte centrale di Villa Cornaro risale alla seconda metà del Cinquecento, con salone passante con soffitto alla Sansovino, quasi a forma quadrata mentre l’ampliamento delle due ali laterali e del sopralzo sembra risalire alla seconda metà del Settecento. Vi si arriva percorrendo un viale rettilineo di 250 m circa